Il Freestyle in lingua spagnola: nuova frontiera dell’improvvisazione

Perchè c’è tanta attenzione sul freestyle ispanofono? La creatività dei rapper, l’espressività della lingua spagnola e dei format in grande stile, hanno reso il fenomeno, uno dei più popolari al mondo.
Il freestyle in lingua spagnola è una vera e propria forma d’arte e i freestyler sono dei veri e propri performer completi. Tra i grandi campionati che animano il rap ispanofono, c’è lo zampino di Red Bull, che da qualche anno detiene il monopolio sulle battle latine. Quest’anno, alla finale del campionato cileno, l’ennesima novità: una battle multilingue con traduzione simultanea. In cima al podio, il nostro Shekkero.
Chi segue il freestyle internazionale da un po’, sa bene a cosa si fa riferimento quando si parla del freestyle in lingua spagnola: un movimento che ha preso piede ormai qualche anno fa, ma che, dal 2021 ad oggi, sta raggiungendo vette di popolarità mai viste prima. Sarà forse grazie alla complicità dei media tradizionali, sarà per la potenza dei social come canali di divulgazione, ma la verità è che il vero attrattore è la potenza di questi freestyler, capaci di intrattenere improvvisando, il pubblico di tutto il mondo, non solo quello ispanofono. È ormai opinione comune che il freestyle in spagnolo sia una vera e propria forma d’arte, un concetto evolutivo, che parte dal freestyle per spingersi in performance che abbracciano ritmo, teatralità, originalità e stile puro.
Il freestyle ispanofono: le origini del movimento
Le liriche del rap incontrarono la ricchezza espressiva della lingua spagnola, e fu amore a prima vista. Da questo connubio nasce uno dei movimenti più apprezzati a livello internazionale: il freestyle ispanofono appunto. Un fenomeno nato spontaneamente, come vuole la tradizione, tra i cypher urbani, i raduni di freestyler nei centri e nei parchi cittadini, per poi trasformarsi in una realtà istituzionalizzata, con freestyler professionisti, un campionato ufficiale e una risonanza mediatica senza precedenti.
Uno dei più grandi punti di forza è proprio la lingua: parlata da circa 600 milioni di persone tra Spagna, America Latina e Stati Uniti, è un elemento che accomuna più paesi e ha favorito la crescita del movimento e il confronto tra stati parlanti la stessa lingua (seppur con le ovvie varianti linguistiche e dialettali). Per molti anni, il freestyle è rimasto, anche lì, un fenomeno da cypher urbano, che animava le strade di Madrid e Barcellona come quelle di Buenos Aires e Santiago del Cile, poi il fenomeno si è strutturato, è arrivata Red Bull, ed oggi si parla di una realtà estremamente popolare.
Red Bull Batalla: il Mondiale del freestyle spagnolo
La Red Bull Batalla è una competizione che va avanti da molti anni. Nata inizialmente come Batalla de los Gallos, vide la luce già nel 2005, a Puerto Rico. L’idea era di far competere dei freestyler scelti provenienti da Spagna e America Latina. La prima edizione vide 8 partecipanti e fu vinta dall’Argentina con Frescolate. È bene sottolineare che questa competizione nacque in sordina, senza l’attenzione e il successo di pubblico di cui gode adesso. Ci sono voluti anni per conferire una struttura solida al movimento, ma il risultato sembra essere soddisfacente.
Poi è arrivato YouTube, sono arrivati i social, che hanno fatto da cassa di risonanza per la bravura dei freestyler; la musicalità della lingua, l’originalità creativa, poi, hanno fatto il resto. Da non sottovalutare poi, l’impatto culturale che la Batalla de los Gallos ha avuto: grazie ad essa, il freestyle è diventato una vera e propria professione per chi la pratica, con decine di addetti ai lavori e con i freestyler elevati a vere e proprie star internazionali; ha creato una vera e propria scuola di linguaggio e di stile in lingua spagnola.
Gli eventi più importanti
Dando per assodato che il freestyle in lingua spagnola ha assunto caratteri ben solidi, conformandosi come movimento strutturato, professionale e duraturo, è bene approfondire quali sono le principali competizioni che animano questo movimento. Si, perché oltre alla già citata Red Bull Batalla de los Gallos, ci sono:
- FMS (Freestyle Master Series): una vera e propria lega professionale del freestyle. Esiste un ranking, una competizione organizzata su stagioni e una serie di eventi con pubblico dal vivo. La FMS si tiene in Spagna, Argentina, Cile, Messico, Perù, Colombia, ma c’è anche una FMS Internacional, con tutti i paesi ispanofoni.
- God Level: competizione internazionale, organizzata sulla competizione a squadre: 2v2 o 3vs3. A sfidarsi sono le selezioni dei vari paesi di lingua spagnola (ad esempio: Spagna vs Argentina). Un evento da non sottovalutare perché il format consente di alzare lo spirito competitivo tra le nazioni.
- BDM (Batalla de Maestros): una competizione nata in Cile, dal format un po’ più underground, che però è stata la palestra per molti freestyler di fama internazionale come Teorema o Nitro. Si svolgono battle 1vs1 e le selezioni avvengono nei vari stati ispanofoni. I vincitori si scontrano poi in una finale internazionale.
L’impatto di Red Bull
Oggi Red Bull è considerata pioniera di un movimento che, partito dalla strada è diventato un fenomeno popolarissimo. Molti freestyler come Aczino, Wos, Chuty ed altro, devono ai format di Red Bull l’inizio della loro carriera. Non a caso però: Red Bull ha visto del potenziale in questo fenomeno, ha intuito l’attrattiva del freestyle sui giovani ed ha investito. Luci, regia, audio, streaming, video, grandi palchi e per finire giuria tecnica e beat originali. Nulla è lasciato al caso. Come se non bastasse, Red Bull è uno sponsor “pesante”, il che ha contribuito alla legittimazione del freestyle agli occhi dell’opinione pubblica.
Ciò ha consentito a Red Bull di allargare il giro: dal mondo ispanico è passata a investire nel freestyle anche in altri paesi in cui il movimento sta crescendo; tra questi c’è l’Italia in cui lo scorso 17 maggio è stata organizzata la prima Red Bull Frista, battle di freestyle sponsorizzata dall’azienda.
Un po’ di Italia in Cile: La Red Bull Multilanguage battle
Il 6 luglio si è tenuta a Concepciòn in Cile, la finale della Red Bull Batalla nazionale, che ha visto la vittoria di Teorema. Tuttavia lo show non era limitato solo a quello. Nel palinsesto della serata era prevista anche la Red Bull Multilanguage battle, una battle tra 4 freestyler di paesi diversi, di lingue diverse, selezionati da Red Bull. Sul palco esponenti di Italia, Brasile, Finlandia e Giappone, a sfidarsi a suon di rime in lingue totalmente diverse. Ma come è stato possibile? Grazie ai potenti mezzi messi a disposizione: mentre i freestyler si esibivano nelle loro lingue nazionali, un maxischermo proiettava la traduzione simultanea in spagnolo e nella lingua dell’avversario. Un ritrovato a dir poco futuristico che però ha consentito alla giuria e al pubblico di comprendere le rime di tutti.
Chi erano i quattro freestyler? Big Mike dal Brasile, Waydo dal Giappone, Hazard dalla Finlandia e per l’Italia, il nostro Shekkero. La battle si è svolta con grande coinvolgimento del pubblico ed ha visto la vittoria proprio di Shekkero, che può aggiungere al suo palmarès di vittorie nazionali, anche questa bella esperienza internazionale.